Mappa per un itinerario di viaggio fai da te in Patagonia
“Dove si trova la Catedral de Marmol?”, “Dov’è il Perito Moreno? “, “Quale rotta ha seguito il traghetto con il quale hai attraversato i fiordi cileni?“
In molti, prima fra tutti mia mamma, mi hanno domandato dove fossero collocati questi ed altri meravigliosi luoghi che ho fotografato durante il mio viaggio in Patagonia, e quale è stato, con esattezza geografica, il mio percorso nel sud del Sud America.
Con poche parole, e grazie all’uso di alcune mappe, cercherò di soddisfare queste curiosità.
Ushuaia, Carretera Austral, Tierra del Fuego, Cabo de Hornos, Torres del Paine…
Ma dove sono in pratica questi posti?
Non tutti, per scelta o per “imposizione”, raggiungeranno questi territori, ed effettivamente, non sono mete così facili da toccare; i motivi possono essere i più disparati, ma credo che il principale, sia proprio la distanza.

La distanza che separa Roma da Ushuaia, capitale di Tierra del Fuego, è circa un terzo della misura della linea dell’Equatore…
Ci sono persone come mia mamma, che per mille ragioni, non credo arriveranno mai in Patagonia.
La sua curiosità è però così grande, che ogniqualvolta parliamo al telefono da un capo all’altro del mondo, lei va a cercare su di una mappa (ovviamente cartacea) la città o il sito in cui io mi trovo .
Beh, spesso non riesce a trovarmi…
Per cui principalmente, quello che qui scriverò, spero possa essere utile a chi, con un veloce colpo d’occhio, intenda capire dove sono alcune delle più importanti attrazioni della Patagonia.
Mappe geografiche per un viaggio in Patagonia tra Cile e Argentina

Ecco quale è stato il tragitto che ho seguito durante il mio viaggio in Patagonia, dall’estremo sud verso nord
Come ho già scritto in precedenti articoli, e come si può ben notare dalla cartina geografica qui sopra (le linee nere delimitano i confini tra i vari Stati), la mia permanenza in Patagonia di poco superiore alle 3 settimane, mi ha portato maggiormente a conoscere il lato cileno di questo territorio.
Non ho saputo resistere alla tentazione (e all’economica opportunità) di navigare i fiordi cileni: la linea viola che vedete disegnata, rappresenta appunto il tragitto fatto, in due differenti navigazioni, a bordo dei traghetti della già menzionata compagnia di trasporti marittimi TABSA.
Vedremo ora più nel dettaglio il percorso che fatto.
La prima tappa del mio viaggio in Patagonia (aereo su sfondo rosso) è stata Ushuaia, capitale di Isla Grande di Tierra del Fuego.
La zona occidentale di questa grande isola, appartiene al Cile, mentre la restante parte, inclusa la città di Ushuaia, fa parte dell’Argentina.
Come potete vedere, sono arrivata qui con un volo aereo 🙂
La seconda tappa (puntatore rosso) è stata l’Isola di Navarino (Isla Navarino), la quale da un punto di vista amministrativo, fa parte di Capo Horn (Cabo de Hornos). Capitale di questa isola cilena è Puerto Williams (stella su sfondo rosso), dove a breve distanza troviamo Villa Ukika, di cui vi ho già parlato nell’articolo in cui racconto il mio emozionante incontro con abuela Cristina Calderón, l’ultima Yágan.
A Puerto Williams mi sono imbarcata su di un traghetto commerciale della Tabsa per raggiungere Punta Arenas.
Come potete vedere, ho dovuto attraversare più volte il canale di Beagle, godendo di uno spettacolo davvero unico: pinguini, leoni marini, cormorani e persino una balena, di cui prima o poi pubblicherò il video ♥ emozione pura!!!!
Vi ricordo che la linea viola rappresenta la navigazione, mentre quella celeste indica gli spostamenti terrestri.
Prima di passare alla prossima immagine, voglio farvi notare dove si trovano il Viale dei Ghiacciai e lo Stretto di Magellano: immaginatevi di essere lì, è davvero tutto bellissimo!
Una volta arrivata a Punta Arenas (puntatore giallo), ho proseguito il cammino via terra, fino a raggiungere Puerto Natales (stella su sfondo giallo). Da qui, è d’obbligo visitare il Parco Nazionale di Torres del Paine (puntatore verde), nel quale mi sono addentrata non solo facendo lunghe camminate, ma anche grazie all’autostop (tratto rosa).
La linea gialla, indica l’aver fatto lo stesso tratto di strada (Torres del Paine – Puerto Natales) per due volte (all’andata e al ritorno).
Ho poi raggiunto prima, la città di El Calafate (stella su sfondo verde), e di seguito l’imponente Perito Moreno (stella su sfondo blu).
La linea nera, indica il confine doganale tra Cile e Argentina.
Sono tornata di nuovo a Puerto Natales, facendo un percorso in parte differente (come spiegano le frecce), un po’ più lungo rispetto a quello dell’andata, ma che mi ha permesso di addentrarmi nel deserto della Patagonia, il 7° deserto più grande al mondo.
Sempre a Puerto Natales, mi sono imbarcata per la seconda volta, su di un traghetto Tabsa.
Come si può vedere dall’immagine qui sopra, il mio viaggio in Patagonia, è proseguito senza più abbandonare il versante cileno.
Sono sbarcata, dopo circa 48 ore di navigazione, nella suggestiva Caleta Tortel (X su sfondo giallo), per poi proseguire via terra percorrendo la mitica Carretera Austral.
Come ho già raccontato, ho fatto sosta obbligata a Cochrane (X su sfondo verde), per poi arrivare a Puerto Rio Tranquilo (X su sfondo blu), con l’obiettivo primario di vedere la suggestiva Catedral de Marmol (incredibile!!).
Sempre transitando lungo la Carretera Austral, sono giunta a Coyhaique (X su sfondo viola nell’immagine che segue).
Questa zona è servita dall’aeroporto di Balmaceda (aereo su sfondo rosso), e da qui ho preso un volo per arrivare a Puerto Montt (aereo su sfondo blu).
In questa città è terminato il mio viaggio alla scoperta della Patagonia, ed è iniziato quello che mi ha portato ad esplorare la magica isola di Chiloé.
Dopodiché, ho proseguito il viaggio verso nord, ma questo magari, ve lo racconto un’altra volta 😉
Clicca sui link per vedere le immagini ed avere maggiori informazioni sul mio viaggio in Patagonia:
Viaggio in Patagonia, informazioni e curiosità
Patagonia, itinerario tra Tierra del Fuego e Carretera Austral
Ho conosciuto Cristina Calderón, l’ultima Yámana
Guarda su YouTube un breve video che ho girato sul Deserto della Patagonia
* Ogni mappa è stata elaborata grazie all’applicazione My Maps di Google, sulla quale ho poi apportato delle personali modifiche.
Spero che questo articolo ti abbia in qualche modo aiutato.
Grazie per la tua lettura.
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Cristina – Bagaglio a Bordo
Que maravilloso viaje en la Patagonia amiga Cristina, es un lugar muy lindo y uno de los pocos en conservarse intacto sin la mano del hombre. Espero pronto vuelvas a este lindo territorio.
Un gran abrazo amiga. Saludos.
Feliz Navidad amigo mío, fue muy lindo haberte conocido y aún recuerdo los momentos que pasamos juntos 🙂
Tu país es hermoso, de arriba a abajo.
Tarde o temprano nos volveremos a ver!
Un fuerte abrazo Felix para ti y Chile 🙂